Federico Sacchi al Parco Etnografico di Rubano: il sogno di King nelle note di Stevie Wonder
C’è un legame stretto e apparentemente indissolubile fra la musica e i diritti civili. Da sempre, forse grazie alla loro sensibilità, alla loro capacità di immedesimarsi nelle situazioni e nelle persone, o semplicemente una visione chiara, meravigliosa, rende gli artisti capaci di spiegarci con il linguaggio delle emozioni il valore della libertà, sia spirituale che fisica. Sapere parlare di questo, saper spiegare questo indissolubile legame non è una cosa da poco, e quando sei in grado di farlo non puoi tenerlo per te: ecco perché una persona come Federico Sacchi sente l’esigenza di salire sul palco.
Il prossimo 14 maggio il Parco Etnografico di Rubano ospiterà lo spettacolo Wonderful Visions – Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder, un vero e proprio documentario dal vivo che fonde storytelling, musica, teatro e video. Una intensa ricostruzione di un legame tanto impalpabile quanto forte, granitico: quello fra il profeta dei diritti civili e il gigante del soul. Per parlare di una storia così avvincente il musicteller torinese porta sul palco un concetto che sulle ali della musica ne valica i confini, qualcosa che non possiamo confinare in una finestra di tempo e di spazio, e neppure in uno o più dischi, anche se meravigliosi. Qualcosa che ci riguarda tutti.
Federico sacchi e Stevie Wonder
Federico Sacchi e la lezione che non possiamo dimenticare.
“Io ho un sogno, che un giorno questo Paese sorgerà e vivrà fino in fondo il senso profondo del suo credo: “Noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli esseri umani sono creati uguali”
Il 2023 è, lo percepiamo quotidianamente, un anno molto particolare. All’indomani di una traumatizzante esperienza sanitaria, la guerra infuria in occidente, e una crisi economica pesante fa sentire le sue avvisaglie. Malgrado tutta questa incertezza, però, viviamo un periodo di intenso fermento su molti fronti della vita civile. I diritti civili, per esempio: il movimento femminista e quello per il diritti LGBTQI+ sono più attivi che mai, e negli Stati Uniti una nuova ondata di proteste antirazziste ha da poco preso piede.
In tutto questo, le parole di Martin Luther King suonano, a distanza di settant’anni esatti da quel discorso incredibilmente intenso e commovente, il “I have a dream” speech, tanto più definitive quanto più si allarga la battaglia mai finita per la conquista di pari diritti e dignità per tutti.
I primi a far germogliare quel seme, gettato da Martin Luther King nel 1963, sono stati proprio i musicisti. Stevie Wonder aveva appena 13 anni in quel 1963, ma era già considerato come un astro nascente del soul e dell’R&B, già sotto contratto con quell’etichetta, Motown, che avrebbe definito un intero genere. Nulla di più facile che proprio quel discorso, nel cuore di un ragazzo nero della periferia di Detroit, sia esploso come una bomba segnandone l’intera esistenza. La musica, il vero motore della vita di Stevie Wonder, ad un certo punto della sua carriera passa quasi in secondo piano rispetto alla battaglia per realizzare il sogno di quel giorno d’agosto. L’intervento dell’artista sarà fondamentale per dell’istituzione del Martin Luther King Day, l’unica festa federale dedicata a un afroamericano.
Una storia che ha segnato un’epoca sul palco con Federico Sacchi
La storia del sodalizio ideale fra Stevie Wonder e Martin Luther King è tanto appassionante e ricca delle più nobili pulsioni dell’animo umano che potrebbe essere trasportata dal vento per quanto riesce a toccare ogni animo. Ma se la matassa è dipanata in ogni sua spira da qualcuno che, come Federico Sacchi, sa trasformare la passione in energia sul palco, cattura e rapisce, trasporta in un mondo al contempo lontano e vicino, sa dare esempi da seguire e idee a cui ispirarsi.
Federico Sacchi è quel che si definisce Musicteller. Un “narratore di musica” che restituisce al presente gli artisti e il loro passato, proiettandoli verso il futuro.
Autore, regista e interprete della performance originale L’esperienza d’ascolto, veri e propri documentari dal vivo che fondono storytelling, musica, teatro, video e nuove tecnologie dedicati ad artisti che il grande pubblico ha dimenticato o mistificato. Nel 2016 ha creato, in collaborazione con l’associazione DocAbout, il format di divulgazione musicale crossmediale reDISCOvery. Opera professionalmente nel campo musicale da più di quindici anni, svolgendo l’attività di divulgatore musicale, organizzatore di eventi, mercante di dischi, presentatore, cantante, produttore, critico e consulente musicale.
Da anni porta nei teatri italiani la storia della musica nelle note, nelle parole e nelle idee di chi l’ha ispirata, creata e vissuta.
Non perderti Wonderful Visions – Il sogno di Martin Luther King secondo Stevie Wonder
Il parco ha in serbo molti eventi per te, e ci sono ancora biglietti disponibili per la data del 14 maggio: ti aspettiamo al Parco Etnografico di Rubano.